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rassegna

Il Napoli è tornato a vincere, ma non è ancora guarito: Union e Milan test fondamentali

Sara Ghezzi

Gli azzurri hanno ottenuto una vittoria importante in una sfida delicata ma c'è ancora da lavorare in vista dei prossimi impegni

Il Napoli è tornato alla vittoria dopo settimane difficili. Lo ha fatto contro il Verona ritrovando un super Kvaratskhelia, autore di una doppietta, e un Politano in forma smagliante con un gol e due assist. Nonostante le tante buone notizie, però, non si può essere tranquilli perché la squadra di Garcia anche ieri ha mandato qualche segnale di fragilità. Come scrive Alessandro Barbano nel suo editoriale per Il Corriere dello Sport, la prognosi è ancora riservata. A seguire un estratto dell'articolo.

Il Napoli è tornato a vincere, ma non è ancora guarito: Union e Milan test fondamentali

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"Kvara sterza, il Napoli non sappiamo. Perché la vittoria a Verona racconta l’orgoglio azzurro, non la guarigione. Per quest’ultima servono ben altre prove. Fin qui il Napoli ha vinto contro quasi tutte le squadre di livello inferiore (se si eccettua il pareggio con il Genoa), e non era scontato. Ma ha perso contro due squadre di medio-alto livello come Lazio e Fiorentina e contro una big come il Real Madrid. Saranno l’Union Berlino e il Milan a dire una parola definitiva sulle prospettive di Rudi Garcia. 

 Però nelle pieghe di questi risultati altalenanti ci sono alcuni segnali da non sottovalutare. Due sono positivi: la condizione del georgiano, che si conferma il calciatore più originale del campionato dando prova di maturazione, e la continuità di Zielinski, Politano e Lobotka. Ma due sono anche i segnali negativi: il possesso palla e la difesa. Il primo è di natura tattica e caratteriale insieme: questa squadra non è più in grado di difendere il risultato controllando il gioco sulla tre quarti avversaria e recuperando con il pressing alto le palle perdute. È più prudente, ma anche meno autorevole, meno aggressiva, un tantino caotica. Anche ieri, dopo il terzo gol, ha concesso al Verona un protagonismo che contro una squadra più forte le sarebbe costato di più. 

Il secondo segnale negativo viene dagli uomini a protezione di Meret: il Napoli di Garcia appare penetrabile negli ultimi venticinque metri, come quasi mai era accaduto l’anno scorso. E soprattutto è imparagonabile nel gioco aereo. L’errore di Rrahmani, che offre a Lazovic l’occasione di accorciare, né è prova. Ma non solo. Ci sono altre occasioni, con il Verona e nelle partite precedenti, in cui il Napoli arriva in ritardo sull’avversario sulle palle alte nella sua area". 



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