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rassegna

Napoli, un attacco stellare! Arrivare a quota cento si può – Le statistiche

Emanuela Castelli

Spalletti può eguagliare Benitez e Sarri

Una fabbrica del gol: questo è stato il Napoli di Luciano Spalletti nella prima parte di stagione

Cinquantasette gol all'attivo in 21 partite, una media di 2,71 gol a match. Il Napoli di Spalletti può superare quota cento

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Ne parla il Corriere dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Cinquantasette reti, uno sull’altro, per costruirsi un sogno gigantesco, per risistemare i conti con il passato, esorcizzare il passato e lanciarsi a petto in fuori nel futuro(...) Dieci (e già con lode) li ha segnati Victor Osimhen (...) Otto reti sul bigliettino da visita, incluso la capacità di andare sul dischetto, una serie di finte da mandare al manicomio mica solo gli avversari, ma il «Maradona» che profuma di Kvara. E questo è anche l’anno di Zielinski, sta a sei quando il suo personale tocca quota dieci: non si è ancora consumata mezza stagione ed è lecito che il polacco, stappato anche al Mondiale, intraveda le stelle (...) In principio fu Rafa Benitez, l’uomo che portò il Napoli oltre quota cento (gol): gli piacque talmente tanto, che ci riuscì per due volte nel suo biennio, infarcito anche di una Coppa Italia e di una Supercoppa, che non sono dettagli. Poi toccò a Sarri, che andò persino oltre, e comunque rientrava nel club dei «centenari». Ora, può essere, se le proiezioni venissero rispettate - non sono elettorali, qui parlano le statistiche - che Luciano Spalletti faccia l’identico percorso dei predecessori. I cinquantasette gol, è scritto nei tabulati, sono stati distribuiti con generosità: venti nelle sei partite di Champions (media di 3,33); gli altri trentasette nelle quindici di serie A (un più modesto - si fa per dire - 2,46). E miscelando l’uno e l’altro, viene fuori un 2,71 che trascina al luna park, perché nelle corde del Napoli, atteso da altre ventitré partite di campionato e almeno di due di Champions e una di Coppa Italia (ma almeno, eh) grappoli di gol che lo spingerebbero su livelli tridimensionali, ben al di là della soglia dei cento. Ma questo è un gioco autunnale, ovvio, mentre chi invece si è messo a fare terribilmente sul serio è stato Giovanni Simeone, in arte il cholito, sei gol in soli 386 minuti, un bomber con la sveglia incorporata: ogni ora (64' per la precisione) c’è uno squillo".