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rassegna

Il capocannoniere, il funambolo e il leone camerunense: la premiata ditta Napoli

Sara Ghezzi
I tre azzurri hanno cambiato il volto del match chiudendo la rimonta della squadra di Conte con qualità e forza fisica

Il Napoli ha vinto contro l'Udinese rimontando lo svantaggio del primo tempo. Gli azzurri hanno offerto una prova di carattere e qualità che ha visto in tre giocatori i maggiori protagonisti. L'edizione odierna de Il Mattino esalta Lukaku, Neres e Anguissa. A seguire un estratto dell'articolo.

Il capocannoniere, il funambolo e il leone camerunense: la premiata ditta Napoli

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"Il capocannoniere della squadra, il funambolo brasiliano e il leone camerunense dal cuore d'oro che graffia, ruggisce e chiudendo i conti in terra friulana. In tre parole: Lukaku, Neres ed Anguissa. È la premiata ditta del Napoli capace di rimontare l'iniziale svantaggio al Bluenergy Stadium e gettarsi alle spalle il doppio ko subito con la Lazio nel giro di tre giorni. È la fabbrica del gol azzurro. Big-Rom ha suonato la carica anche ad Udine, mettendo in mostra tutte le sue caratteristiche.

Per quasi un tempo, il belga ha faticato a liberarsi dalla marcatura asfissiante di Bijol, ma alla prima occasione si è rivelato letale. Sopratutto se lanciato in profondità e se chiamato ad un duello rusticano con un difensore della sua stazza. Chiedere informazioni a Giannetti che ha provato ad arginare la corsa del numero 11 azzurro salvo poi trovarsi «asfaltato» a terra per assistere inerme al sinistro vincente dell'attaccante del Napoli. Una sentenza, insomma. Per Big Rom si tratta del sesto sigillo con la maglia azzurra che vale anche il «titolo» di capocannoniere della squadra (ha staccato Kvara che è fermo a quota 5). Non solista. Lukaku fin qui si è distinto anche per il numero di assist tra coppa e campionato: 5, tanti quanti Neres. Già, proprio il brasiliano che ieri non ha fatto rimpiangere Kvaratskhelia. L'ex Benfica si è preso la scena con i pezzi migliori del suo repertorio fatto di sprint, accelerazioni e dribbling. Anche in questo caso la vittima sacrificale è stata Giannetti che, nel tentativo di neutralizzare una sua conclusione (al termine di un'azione devastante del numero 7), ha spedito il pallone nella propria porta. «Sono molto felice per avere aiutato la squadra alla vittoria - ha detto a caldo David - ma la cosa più importante è aver conquistato i tre punti». Il brasiliano sembra incontentabile e tradisce una natura da perfezionista. «Nel primo tempo potevamo fare un pochino meglio. Non credo che questa mia partita possa essere una svolta per quanto mi riguarda, ma voglio farmi trovare sempre pronto quando vengo chiamato in causa». Chiaro il riferimento al ruolo di alter ego di Kvara. Poco importa. Ciò che conta è il collettivo. La premiata ditta azzurra ieri ha portato la firma di Anguissa che ha calato il tris chiudendo i conti in Friuli".