Nelle altre partite i giocatori si concentravano su quanto richiesto da Garcia più che sullo sviluppo della manovra: c’era meno libertà e fantasia, un’applicazione più rigida di quanto fatto in allenamento, soprattutto mancava quella fluidità che era diventata un tratto distintivo nella scorsa stagione. Ieri si sono riviste alcune cose: un Lobotka più attivo e rapido nello smistare la palla, tanti tagli e cambi di posizione e anche una buona dose di cattiveria. Per motivi diversi, Osimhen e Kvara volevano segnare e ci sono riusciti con prestazioni puntigliose e orgogliose. I problemi non sono magicamente scomparsi, ma adesso potranno essere affrontati meglio e con ottimismo: le milanesi sono solo quattro lunghezze più su".
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