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rassegna

Il Napoli cade a Torino, la bellezza azzurra non esiste più: ecco cosa serve alla squadra

Sara Ghezzi

La sconfitta contro i bianconeri apre ad alcune riflessioni anche sugli azzurri che nonostante il cambio dell'allenatore non riescono a ritrovarsi

Il Napoli è caduto sul campo della Juventus offrendo però una buona prestazione. Una sconfitta che allontana ulteriormente gli azzurri dalla vetta e che testimonia l'alzata della bandiera bianca per lo scudetto. Il cambio in panchina sembrava aver dato una scossa, che in parte c'è stata, almeno dal punto di vista del gioco, ma non basta. Perché tra Real Madrid, Inter e i bianconeri sono arrivati 7 gol, con solo due siglati. Troppo poco per chi sognava lo scudetto bis. Gli azzurri ieri si sono fermati all'errore di Kvaratskhelia, che ha avuto sul piede l'opportunità di cambiare il copione della serata. Proprio la stella georgiana ha però deluso spedendo fuori un'opportunità d'oro e chiudendo così i sogni di gloria in terra piemontese. Come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, urge ora un'esame di coscienza da parte dei giocatori. Perché se fino a qualche settimana fa Garcia faceva da parafulmini come colpevole assoluto, ora serve andare in profondità, non si può cambiare sempre allenatore, soprattutto dopo le dichiarazioni di chi sembrava aver trovato in Mazzarri l'uomo giusto.



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