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(Getty Images)
L'edizione odierna del Corriere della Sera si sofferma sul nuovo corso del Napoli: l'addio dei senatori ha dato una ventata di aria fresca alla squadra che ora si sta esprimendo per il meglio.
"Non è mai troppo tardi per rigenerarsi, aprire le finestre per una ventata di aria fresca. La primavera del Napoli è cominciata da qualche mese e la migliore delle previsioni (e non c’è stata) non sarebbe coincisa con i risultati raggiunti. Il Napoli gioca con dinamismo e rigore, è geniale con la palla. Sofisticato nella pressione. In Italia (e per certi versi anche in Europa) non si vede al momento nulla di simile. Il Napoli è libero di esprimersi: sfrontato ma consapevole. S’impone con la forza di un gruppo che non annovera al suo interno prime firme, segnano tutti e fin qui 10 giocatori diversi. Si aiutano tutti. Sorridono, tutti. Sotto il peso di una responsabilità che aumenta a ogni gara vinta".
"Un profondo respiro: aria fresca. Gli addii (pesanti) di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ghoulam e Ospina hanno consentito al club una mirabile operazione finanziaria (ha risparmiato il 30 % per cento sul tetto ingaggi), ma sono stati anche il preludio alla primavera. Nessun equivoco: erano e sono giocatori forti tecnicamente, esperti e di carisma. Prime firme che però in tanti anni hanno sì vinto tante partite, mai però raggiunto l’obiettivo. Calciatori ormai saturi dell’ambiente Napoli, senatori consapevoli e non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi. Le dinamiche dello spogliatoio sono complesse: la prima firma fa fatica a non giocare, mette il muso quando è sostituito. Il giocatore forte (o comunque riconosciuto come tale) scende in campo con la convinzione che da solo può risolvere la partita".
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