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Ulivieri (Photo by Marco Rosi/Getty Images)
L'ex allenatore del Napoli Renzo Ulivieri ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha analizzato il momento negativo della squadra di Spalletti. Nelle ultime tre partite i partenopei hanno ottenuto appena un punto, nel pareggio interno contro la Roma.
Di seguito l'intervista a Ulivieri:
"Lo stop del Napoli? Esprimo una mia impressione dal di fuori. Ho guardato le facce dei giocatori domenica al termine della gara di Empoli. Mi sembra che ci sia un gruppo di loro che non abbia più voglia di vestire quella maglia. Sono situazioni difficilmente rimediabili: non c’entra solo la partita di Empoli».
"Ma può succedere se non ha le motivazioni giuste. Così l’Empoli può ribaltare il risultato anche se sulla carta ci sono delle differenze chiare. In questo senso sono convinto che il livello della Serie A sia cresciuto".
"Ha avuto un inizio travolgente. E sta portando la squadra in Champions, che era l’obiettivo di inizio stagione. Ma spesso nelle considerazioni ci si dimentica che Napoli è un ambiente difficile o meglio molto impegnativo. Bisogna fare i conti anche con la passione che circonda la squadra. Io non le feci, mi limitai solo a valutazioni tecniche e sbagliai. La componente emotiva trasmessa dalla città incide. A Napoli avevo un giocatore, IgorShalimov, che era un nazionale russo e aveva giocato pure nell’Inter. Mi diceva che appena sbucava dal sottopassaggio del San Paolo gli tremavano le gambe...".
"Non solo, ma può esser stato un motivo per alcuni giocatori che a questo punto hanno voglia di cambiare ambiente. Succede, fa parte della vita".
"Non ho parlato con Luciano e non mi permetto mai di dare consigli. Nel caso specifico, gli suggerirei di guardare dentro se stesso e valutare tutto. Secondo me deve tener conto delle cose positive che ha fatto al Napoli. Spesso noi allenatori nel momenti in cui tutto sembra franare dimentichiamo di guardare a quanto di buono fatto".
"Luciano ha dato alla città la possibilità di tornare a sognare lo scudetto dopo tanto tempo. Ed è tanto. Normale che quando ti risvegli da un sogno ci sia amarezza. Dall’altra parte Napoli ha regalato a Luciano l’opportunità di scoprire un nuovo sogno dentro se stesso. Si sono per così dire «contaminati» in questo bel sogno. E ora? Sarebbe bello se continuassero insieme. Ma il mio è un parere. Società e tecnico sanno bene quello che sentono di fare".
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