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rassegna

Il Napoli da sogno di Spalletti tra Grande Bellezza e concretezza

Emanuela Castelli

Passo dopo passo, senza esaltarsi: come vuole Luciano

Bello e impossibile da fermare, così sembra l'attuale Napoli di Spalletti

Un Napoli che sogna e fa sognare, mentre Spalletti tiene a bado gli entusiasmi si sta costruendo la storia

Il Napoli che domina in Italia e in Europa è frutto del pensiero tattico di Luciano Spalletti, che ha saputo cucire addosso ai singoli il marchio della squadra. Ora, davvero, tutti giocano per un obiettivo comune: non ci sono musi lunghi tra chi ha meno minuti, non ci sono rimbrotti o malumori in spogliatoio. Così il Corriere dello Sport: "Prima c’erano due modelli di riferimenti tattici, l’uno collegato all’altro nelle sfumature, ma a Castel Di Sangro, per uscire dagli equivoci, Spalletti ha scomposto il Napoli, poi l’ha ricomposto e lo ha infilato dentro al tridente mutevole, da adattare alla natura dei singoli, da plasmare con Osimhen o con Raspadori o con Simeone, da lasciar germogliare con le intuizioni di Lobotka, da sostenere con la fisicità e lo spessore di Kim e di Rrahmani, con la leggerezza di Mario Rui e Di Lorenzo, e però anche con la disinvoltura di un ritrovato Meret, restituito alla sua spensieratezza dopo settimane di tormenti ingenerosi. Il Napoli che comanda ovunque, in Italia e in Europa, è nell’eleganza delle movenze, nella musicalità della sua recitazione, nella sfrontata ricerca della (Grande) bellezza mai fine a se stessa, nel desiderio di sussurrare un calcio che non oltraggi mai l’estetica, semmai l’esalti con l’uno-due, le sovrapposizioni, i tagli centrali, il palleggio e la verticalità e pure il contropiede in un vocabolario che sa di Spalletti. E’ un viaggio nel futuro, ignorandone limiti e destinazione".