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NAPLES, ITALY - NOVEMBER 12: Vìctor Osimhen of Napoli celebrates after scoring the first goal of Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and Udinese Calcio at Stadio Diego Armando Maradona on November 12, 2022 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Oramai sentiamo ripeterlo come un mantra: "Il Napoli deve stare attento, perché dopo la sosta sarà un altro campionato". La paura è che la squadra di Spalletti, dopo la pausa Mondiali, non riprenderà più il suo cammino vincente. Pino Taormina sulle colonne de Il Mattino prova a scacciare queste ansie
Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Calcionapoli1926: "L'arroganza della matematica: tanto prima o poi cadrà. Ma perché dovrebbe fermarsi il Napoli? Quando dai via pezzi di te stesso come Insigne, Mertens, Ospina e Koulibaly e vinci sempre, vuol dire che hai realizzato qualcosa di maestoso. Siamo il popolo dei numeri applicati alla sfera rotonda, che non ha lati per fare calcoli. E questo Spalletti lo sa. Undici vittorie di fila è come giocare a Risiko da soli. E non è un caso che questo sia il record di tutti i tempi: meglio del Napoli di Sarri che si fermò nella notte di Inter-Juventus e dello scudetto perso in albergo (non aveva tutti i torti); meglio quello di quello di Ottavio Bianchi (87/88) che interruppe la sua corsa il 1 maggio contro il Milan al San Paolo perdendo 3-2 dopo che alla 15esima aveva collezionato 11 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta; e meglio pure del primo Napoli di Spalletti che l'anno scorso, di questi tempi, di punti ne aveva 36 (il primo ko in casa dell'Inter il 26 novembre). Luciano Spalletti è stato il primo allenatore a vincere 11 partite consecutive in serie A: con la Roma nel 2005-06. Nella storia del club partenopeo solo Maurizio Sarri con 13 successi di fila, a cavallo delle stagione 16/17 e 17/18 ha fatto meglio del tecnico di Certaldo. Ma questo è un altro primato: perché qui c'è il record, ma c'è pure l'odore dello scudetto. Dietro questa squadra che fa sognare, che segna tanto (37 gol) e subisce poco (12 gol) c'è la maschera di Spalletti, il ghigno del suo calcio liquido, il linguaggio attoriale di un corpo sapiente che ora domina a Napoli come pochi altri sono riusciti a fare così in fretta. Negli anni della sua tirannia la Juventus ha marciato a questi ritmi solo nella stagione 18/19 (allenatore Sarri), quando di punti ne aveva 43. L'unica squadra italiana ad aver fatto meglio di questo Napoli di Spalletti. E c'è tanta Juventus tra le migliori 5 partenze a razzo. Dunque, questo Napoli va a spasso con la storia del calcio italiano. Ne riscrive i record. Spalletti ne è abituato, per questo i numeri non gli fanno né caldo né freddo: anche alla Roma è andato via da migliore".
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