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rassegna

La sindrome da secondo tempo colpisce il Napoli, incidono anche i tanti infortuni

Domenico D'Ausilio

Il Corriere del Mezzogiorno analizza la sindrome del secondo tempo che continua a creare problemi al Napoli

L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno analizza la sindrome del secondo tempo che continua a creare problemi al Napoli. Anche con il Barcellona, dopo essere passato in vantaggio nella prima parte di gara, la squadra azzurra arranca, si abbassa, subisce il gioco avversario e soprattutto il gol, non conquistando quindi la vittoria. Luciano Spalletti sta provando, al momento senza successo, a guarire il suo Napoli, spesso incapace di reagire nella seconda parte di gara. Il tecnico di Certaldo dovrà cercare la medicina giusta perché in questo campionato è capitato in più di un’occasione.

La sindrome da secondo tempo colpisce il Napoli

Tanti punti persi, concentrazione non sempre alta, poco carattere e paura di perdere. Queste componenti hanno inciso in maniera determinante su alcuni risultati che non hanno convinto, salvo riconoscere comunque la forza dell’avversario. Su questo hanno inciso anche gli infortuni che non smettono di tormentare il Napoli in questa stagione, soprattutto quelli di carattere muscolare che sono stati tantissimi in questo campionato. Come se non bastassero le assenze di Politano, Lobotka e Lozano, si è aggiunta anche quella di Anguissa, costretto ad abbandonare il campo prima della conclusione della sfida a Barcellona. Il calciatore camerunese ha svolto ieri solo terapie rimandando ad oggi gli esami strumentali. La prima diagnosi è stata un risentimento all’adduttore sinistro si teme uno stiramento che potrebbe allungare i tempi di recupero. Abile nel ruolo, resta solo Demme (tra l’altro diffidato) e Spalletti potrebbe optare per abbassare in mediana uno tra Zielinski ed Elmas.