Napoli-Salernitana, Osimhen vuole bruciare le tappe: si gioca un posto da titolare

Domenica si sfidano Napoli e Salernitana al Maradona. Il derby campano è da sempre capace di regalare tante emozioni, sarà una gara fondamentale visto quanto è alta la posta in palio sia da una parte che dall'altra. Spalletti, dopo il periodo critico, ha recuperato Osimhen ed ora il ragazzo si sente pronto per avere una maglia da titolare, bruciando così le tappe.

Napoli-Salernitana, Osimhen potrebbe partire titolare

Il periodo critico in casa Napoli sembra essere giunto al termine. Gli infortunati e la squadra dimezzata dal Covid sembrano davvero acqua passata. L'infermeria azzurra è quasi vuota e i calciatori a disposizione sono pronti per dare il loro contributo in questa parte di stagione cruciale.

Al vertice della gerarchia, c'è sicuramente Osimhen. L'attaccante azzurro si è messo alla spalle il brutto periodo causa infortuni e pian piano si sta mettendo in sesto. Dopo alcuni mesi, ha rivisto anche il campo nella sfida contro il Bologna, facendo capire a Spalletti di non aver paura dei contrasti.

L'edizione odierna de La Repubblica ha analizzato la situazione di Osimhen in vista del derby campano contro la Salernitana, che andrà in scena domenica. Il nigeriano ha fatto sapere al tecnico che si sente pronto, si allena con grinta e determinazione in quanto vuole una maglia da titolare nel prossimo match.

Niente è ancora deciso, ma di certo gli scatti di Osimhen e la sua finalizzazione possono far al caso di Spalletti, che non dovrà più preoccuparsi degli infortuni nel reparto offensivo.

Di seguito le considerazioni del quotidiano:

Prima lanciandosi senza timore nei contrasti e poi piazzando anche un paio di scatti, in 22' già sufficienti a testare la sua condizione psicofisica. Il nigeriano si sente pronto e si sta allenando con grandissima determinazione, per convincere Spalletti a ridargli un posto tra i titolari domenica contro la Salernitana. Il numero 9 ha una forte motivazione in più per bruciare le tappe, dopo la sua dolorosa rinuncia alla ribalta internazionale della Coppa d'Africa. Per il bomber non è stato facile rispondere con un no alla chiamata della sua Nazionale e i due mesi passati dall'infortunio dello scorso novembre gli sono sembrati un'eternità : al di là della logica prudenza del suo rodaggio.