Alla fine degli anni Sessanta il presidente del Napoli era Roberto Fiore. Il popolo del San Paolo lo acclamava perché aveva preso Omar Sivori e José Altafini, un asso argentino e un altro brasiliano, ma lui voleva di più, come raccontò nella sua autobiografia. Voleva Pelé a Napoli. Si scrissero, non ci sarebbero stati problemi a soddisfare le eventuali richieste del Santos, o almeno così garantì il presidente. Ma la trattativa non decollò perché Pelé fece sapere attraverso un intermediario che non avrebbe lasciato il Santos. Lo avrebbe fatto anni dopo, quando arrivò la proposta dei Cosmos da New York. Lo riporta l'edizione odierna de Il Mattino, all'indomani della scomparsa di Pelé, all'età di 82 anni.
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Pelé, quando il Napoli lo sognava e le amichevoli al San Paolo: il retroscena
Il Napoli di Roberto Fiore sognava Pelé, il retroscena
Pelé è stato avversario del Napoli in due amichevoli al San Paolo nel 1972 e in tre giocate tre anni prima negli Stati Uniti, tutte vinte dal Santos. Ai tempi della meravigliosa Seleçao, i tifosi del Napoli fecero un omaggio a un giovane brasiliano arrivato da Rio de Janeiro, poi rimasto a vivere qui. Una scritta su uno striscione e un coro: "Didì Vavà Pelé site a uallera e Cané". Non necessaria la traduzione. L'emozionato Canè, così come i più esperti connazionali Altafini e Sormani, posò con Pelé per una foto prima di quelle amichevoli che richiamarono al San Paolo migliaia di spettatori. La Perla Nera, dopo una delle due gare del 1972 (due gol nella prima finita 3-2), fece i complimenti al suo marcatore, il centrocampista napoletano Montefusco: "È stato molto corretto".
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