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(by Getty Images)
Sembrava che già oggi i legali del Napoli potessero depositare il ricorso avverso la sentenza del Giudice Sportivo sul caso della partita del 4 ottobre mai giocata con la Juve, ma alla fine il pool e la società hanno deciso di attendere ancora un po’. Giusto il tempo di controllare ed eventualmente arricchire di altri elementi utili la versione definitiva. Quella che, se accolta, eviterà di ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni e poi eventualmente al TAR e al Consiglio di Stato. Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, se necessario, il Napoli andrà fino in fondo.
Il pool coordinato dall’avvocato Mattia Grassani, il legale incaricato dal club azzurro, nel frattempo lavora senza sosta alla stesura definitiva del ricorso. La bozza è pronta da un bel po’, già da prima della decisione del Giudice sportivo. Ma considerando che nulla dovrà essere lasciato al caso, i tecnici continuano a vagliare ogni singolo aspetto. Di tempo per depositare ce n’è in abbondanza, del resto: venti giorni dalla pubblicazione del dispositivo e cinque per il reclamo. Per quel che riguarda la tesi difensiva, oltre al filo conduttore del rispetto dell’obbligo di isolamento per l’intero Gruppo squadra dopo la positività di Zielinski, Costi ed Elmas imposto dall’ASL, il Napoli sosterrà di aver provato ad ottenere dall'Autorità sanitaria il placet per raggiungere Torino fino alla mattina di domenica, giorno della partita. Agli atti potrebbero finire anche i video della rifinitura del sabato, di certo non una sgambata, e altri elementi (tamponi prenotati per la mattina della partita presso uno studio torinese; pullman del club già in Piemonte; bagagli già sul charter prima dello stop).
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