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CdS – Napoli, nasce il Patto del Vesuvio: Gattuso ha invitato tutti a pranzo per ritrovare se stessi

NAPLES, ITALY - JANUARY 13: Andrea Petagna of S.S.C. Napoli celebrates with teammate Hirving Lozano after scoring their team's third goal during the Coppa Italia match between SSC Napoli and Empoli FC at Stadio Diego Armando Maradona on January 13, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sul pranzo tra Gattuso, la squadra e tutto lo staff azzurro alle pendici del Vesuvio. I migliori affari, pure quelli di cuore, si fanno a tavola. Dovendo provare ad affogare le proprie...

Domenico D'Ausilio

L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sul pranzo tra Gattuso, la squadra e tutto lo staff azzurro alle pendici del Vesuvio. I migliori affari, pure quelli di cuore, si fanno a tavola. Dovendo provare ad affogare le proprie preoccupazioni, il Napoli ha scelto di dedicarsi un po’ a se stesso e distrarsi allegramente, regalandosi una giornata diversa.

Napoli, nasce il Patto del Vesuvio

 (Photo by Francesco Pecoraro via Getty Images)

Il campionato e la Coppa Italia hanno intasato il calendario e per ventiquattro ore Gattuso ha ordinato di far finta di niente. Castel Volturno chiuso ai calciatori, allenamento cancellato, per tirare un po’ il fiato e pranzo distensivo, con tanto di distanziamento sociale ovviamente, per sorridere, alleggerire la tensione e smaltire anche le tossine.

Sfatare il tabù Maradona

 (Photo by Francesco Pecoraro via Getty Images)

Sulla strada che conduce al Vesuvio, poi è possibile scendere anche a patti con se stessi, spingersi oltre queste ultime partite che hanno immalinconito, dialogare senza assilli sulle soluzioni da trovare in queste settimane in cui c’è in palio una bella fetta della stagione, nella quale va inserito (per il momento) l’inseguimento del quarto posto (che dista due punti), il sogno di regalarsi mercoledì prossimo la Supercoppa, la voglia si sfatare quell’innaturale tabù diventato il Diego Armando Maradona e lanciarsi verso un febbraio che si presenta ancora più denso, perché poi, chiuso il girone di andata col Verona, verranno le gare per uomini forti, compreso il presumibile recupero con la «Vecchia Signora», che non ha una data ma che potrebbe essere fissato per il 14.