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(Getty Images)
Il Napoli domenica alle 18 scenderà in campo contro il Parma per dar continuità alla vittoria ottenuta giovedì sera contro lo Spezia. La squadra di Gattuso dovrà dimostrare di aver scacciato i fantasmi degli ultimi giorni e di essere compatta intorno al proprio tecnico. Gli azzurri domani probabilmente scenderanno in campo con il 4-3-3 modulo che attualmente offre maggior sicurezza alla squadra. Della sfida di domani ha parlato Nicola Mora doppio ex intervenuto ai microfoni di Radio Onda Sport nel corso della trasmissione 'Donne nel pallone-Speciale 90 minuti'.
Di seguito le sue parole:
"Napoli-Parma? Gattuso da quando è arrivato è partito impostando la squadra in un certo modo, puntando sulla difesa che costruisce dal basso e questa è una cosa assolutamente positiva perché, quando costruisci bene, riesci ad essere produttivo sulla fase offensiva. Quando si è sottopressione bisognerebbe saper scindere le cose, capire il momento che sta vivendo la squadra e regolarsi se farla o meno perché a volte, questo modo di gioco potrebbe essere penalizzante ai fini del risultato. È giusto però costruire dal basso perché così si dà l’idea di un gioco chiaro e preciso, a mio parere questa costruzione ha un buon esito giocando con un centrocampo a 3 e non con i due mediani davanti la difesa. Sicuramente quando Gattuso è arrivato a Napoli ha proposto il suo metodo di gioco che consiste nell’aspettare e ripartire. Delle volte non è produttivo perché gli avversari potrebbero giocarti brutti scherzi. Preferisco un Napoli che va a fare pressing alto sui portatori di palla, soprattutto quando non ci sono giocatori con grande prestanza fisica".
Su Osimhen
"Osimhen rispecchia l’idea di gioco di Gattuso e la sua mancanza per infortunio ha invalidato indubbiamente il gioco".
Sul Parma
"Il Parma? È una squadra che si è rivitalizzata nello spirito e negli uomini, ha affrontato un’ottima campagna acquisti con dei calciatori in linea con il progetto di D’Aversa. I risultati non stanno premiando la squadra ma gli scontri diretti sull’aspetto psicologico possono influire. Le piccole squadre quando si ritrovano davanti le grandi, riescono a tirar fuori il carattere. Calciatori come Gervinho e Kucka potrebbero impensierire gli avversari".
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