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Il Napoli troppo brutto per essere vero apparso prima di Pasqua al Maradona contro l'Atalanta sfuma in 13' di orgoglio e talento purissimo contro il Monza. Sotto di un gol, gli azzurri ricordano di essere i Campioni d'Italia e ciascuno di loro ricorda di essere stato artefice di un tricolore che più bello non si poteva. Salgono in cattedra Osimhen, Politano, Zielinski e Raspadori ed annientano un Monza ben organizzato ma pericoloso solo nelle occasioni delle due reti.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "È un segnale. Che poi, dopo la strigliata dei senatori e di Calzona negli spogliatoi, diventa reazione: entra Politano e la catena con Anguissa e Di Lorenzo macina tutto e tutti; Osimhen vola insieme con la fiducia. Il Napoli è rabbioso, furioso, implacabile: il pallone corre veloce, il gioco si apre in ampiezza e va in verticale con qualità, e il Monza, con Bondo per Akpa-Akpro e Ciurria per Zerbin, perde sostanza in mezzo e velocità in ripartenza. I capolavori di Politano e Zielinski riassumono il concetto: serviva solo coraggio, bastava crederci e ricordarsi".
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