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rassegna

Napoli-Milan nella Smorfia, dal 77 dei diavoletti di Kvara al 3 del felino Kim

Domenico D'Ausilio

La Gazzetta prova a giocare in anticipo il big match del Maradona, in programma domani sera, sotto il segno della Smorfia napoletana

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport prova a giocare Napoli-Milan sotto il segno della Smorfia napoletana. Si potrebbero estrarre le magliette seguendo il Lotto, che spesso la Smorfia ha valenza religiosa, con la sua Bibbia.

Napoli-Milan nella Smorfia

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Khvicha Kvaratskhelia numero 77, (’e diavulille / i diavoletti), causa immarcabilità e gioco di gambe e a sua volta scatenatore di crollo tattico, sovvertitore di schemi e marcature. La risata del diavolo in un rovescio borgesiano, quello che deve essere non è, e quello che non è sarà. Forse, chissà, ripassare nel post partita. Disordine, rispetto all’altro numero dispari, estratto dalla formazione del Napoli, il 3, Kim Min-jae, la gatta per la Smorfia, felinissimo per chi deve evitarlo, una acrobazia continua, non sette vite, ma almeno sette modi bielsiani di difendere e ripartire. Saltimbanco direbbe Enzo Jannacci. Non miagola. Terzo estratto: 18, Giovanni Simeone, ’o sanghe (il sangue) che sembra avere agli occhi ogni volta che gioca, dissanguando chi lo marca, e lasciando sempre una ferita aperta nell’aria avversaria. E, infine, ultimo estratto, 20, la festa, Piotr Zielinski, potrebbe portarla, e rappresentarla, da polacco, l’animo composto dei napoletani, ignorato, quasi ostracizzato, che esiste ed è dimenticato, non trovando voce né rappresentanza, la minoranza troisiana