rassegna

Napoli, il leader tecnico è Lobotka: così Spalletti lo ha rivitalizzato

Emanuela Castelli

Da bersaglio dell'ironia social ad intoccabile

Stanislav Lobotka, è lui il leader tecnico del Napoli. Il gioco azzurro nasce dai suoi piedi e dalla sua testa, da quella sua innata capacità di abbassare o alzare i ritmi a seconda dei momenti di gioco, dalla sua visione, dalla tecnica con cui smista palloni disegnando calcio sopraffino. Spalletti ha creduto in lui. Di più, lo ha rivitalizzato. Ed ora rinnoverà fino al 2027 con gli azzurri.

Lobotka, che Napoli con lo slovacco!

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Ciak, è tornato (ammesso che sia mai sparito): e dopo quei 90' nell’ombra di San Siro, Lobotka si è ripreso immediatamente il Napoli. Comanda lui, ancora lui, sempre lui, il leader tecnico di un centrocampo che dipende dal suo estro e da quella genialità emersa prepotentemente con Spalletti: registi si nasce oppure si diventa e Lobotka ha messo assieme il codice genetico con le idee del proprio allenatore, le ha mescolate ed ha tirato fuori il meglio di sé, tutto ciò ch’era rimasto soffocato nei suoi primi diciotto mesi, trascorsi in un tunnel (...) Lobotka viene scongelato subito da Spalletti, esce dai propri tormenti ed entra in una dimensione, diventa unico interprete di un genere visionario di football, rimescola le gerarchie, costringe il “povero” Demme a guardarle tutte - ma veramente tutte - da bordo campo, sente crescere la fiducia di quello stesso ambiente che l’aveva bocciato, annusa (e probabilmente gradisce) accostamenti giganteschi a mostri sacri del ruolo: in sintesi, diventa intoccabile, ventitré partite su ventitré, due sole panchine per quella indispensabile necessità del turnover che per lui però durano solo 45' (con il Lecce e con lo Spezia)".