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rassegna

Zoff: “Il portiere deve in primis saper parare. Al Napoli manca un Cristiano Ronaldo”

Sara Ghezzi

Il Napoli continua ad essere al centro delle critiche per la stagione discontinua che sta offrendo. Gli azzurri nelle ultime due partite sono usciti sconfitti, in entrambe ci sono stati diversi errori in uscita. Per questo motivo negli ultimi...

Il Napoli continua ad essere al centro delle critiche per la stagione discontinua che sta offrendo. Gli azzurri nelle ultime due partite sono usciti sconfitti, in entrambe ci sono stati diversi errori in uscita. Per questo motivo negli ultimi giorni si è molto discusso sulla costruzione dal basso elemento caratterizzante della squadra di Gattuso che proprio per questo preferisce il colombiano Ospina. Ne ha parlato anche Dino Zoff portiere campione del mondo dell'82 intervenuto ai microfoni di Radio 1 Station le corso della trasmissione 'Il Sogno Nel Cuore'.

L'importanza dei portieri, il parere di Zoff

Di seguito le sue parole:

"Si parla spesso dell’importanza che hanno i portieri che giocano bene la palla con i piedi, ma può essere importante questa qualità solo se si è forti anche fra i pali. Ciò che conta è non subire gol. Il Napoli ha due ottimi portieri, stanno facendo bene entrambi, ma gioca Ospina perché ha più esperienza".

Su Napoli-Juve

"Napoli-Juve? Entrambe saranno motivate a vincere, i bianconeri per inseguire lo Scudetto e gli azzurri per riprendersi da questo momento negativo che stanno attraversando. La Juve ha Cristiano Ronaldo che può fare la differenza in ogni momento, nel Napoli non saprei visto che sta avendo qualche problemino ad andare in gol. Ecco, nella squadra di Rino manca proprio un Ronaldo, uno che butti la palla dentro, ma quest’anno sono mancati tantissimo Mertens ed Osimhen, fino ad ora".

Sulle critiche a Gattuso

"Critiche a Gattuso? Non so se arriverà a fine stagione, ma non ci voglio entrare. Di certo ai miei tempi le critiche erano molto più feroci. Rino ha l’alibi delle tantissime assenze per infortuni e Covid.

Sulla pandemia e il calcio

"Proprio la pandemia renderà la partita di domani meno affascinante, perché non ci saranno i tifosi allo stadio, ma, al momento, la priorità è sconfiggere il virus, dunque dobbiamo accontentarci".

Sui presidenti stranieri

"I presidenti stranieri? È la conseguenza della globalizzazione. Man mano ci saranno sempre meno presidenti tifosi e sempre più imprenditori o cordate estere".

Su alcuni ricordi a Napoli

"Ricordi a Napoli? A Napoli ho iniziato a giocare in nazionale, con la quale ho vinto l’Europeo, dunque i miei ricordi sono fantastici. Anche la mia famiglia è rimasta legata alla città. Per carità, sono stato molto bene anche a Torino, ci tengo a specificarlo".

Sulla Nazionale

"Quando vinceremo un altro Mondiale? L’Italia sta facendo molto bene, ci sono tanti giovani molto forti. Sono ottimista sul futuro della Nazionale Italiana: abbiamo una buona rosa ed al prossimo Europeo diremo la nostra”.