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MILAN, ITALY - NOVEMBER 21: Eljif Elmas of SSC Napoli is challenged by Federico Dimarco of FC Internazionale during the Serie A match between FC Internazionale and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on November 21, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
AlessandroAltobelli, ex calciatore campione del Mondo nel 1982, ha rilasciato alcune dichiarazioni nell'edizione odierna del Corriere dello Sport. Tra gli argomenti, oltre a quello caldo di Napoli-Inter, l'attenzione è andata sui singoli calciatori protagonisti del match.
Di seguito le parole dell'ex calciatore al Corriere dello Sport:
"Non è ancora giusto definire Napoli-Inter una gara decisiva, ma non nego che se Inzaghi conquistasse i tre punti, metterebbe una mezza ipoteca sullo scudetto. D'accordo, il Milan battendo la Sampdoria resterebbe lì attaccato, ma un successo in trasferta contro una diretta concorrente avrebbe un peso specifico pazzesco.
Per la classifica e per il morale. Se invece a imporsi fosse Spalletti, il campionato sarebbe totalmente riaperto e probabilmente rimarrebbe a tre fino a maggio".
Sulla preparazione del Napoli in vista della sfida:
"In Serie A hanno vinto quattro incontri di fila e hanno la miglior difesa del campionato. E pensare che gennaio, con le assenze per la Coppad'Africa di Osimhen, Koulibaly e Anguissa, doveva essere il mese del crollo...".
Sulla frenata dell'Inter con il derby:
"Per 70' però ha giocato meglio del Milan e avrebbe meritato la vittoria ai punti. Peccato che il calcio non sia la boxe e che ci siano state quelle due disattenzioni su Giroud. L'Inter arriva a comunque con il miglior attacco e dopo aver conquistato le semifinali in Coppa Italia".
Sul peso della partita di Coppa Italia per l'Inter:
"Non credo che la stanchezza peserà. Piuttosto quel successo ha ridato un po' di entusiasmo".
Sul tipo di incontro di oggi:
"Interessante e da non perdere. Quando si sfidano due formazioni che giocano bene, può venir fuori qualcosa di interessante".
Sugli uomini chiave:
"Da una parte di Osimhen e FabianRuiz; dall'altra Dzeko, ma soprattutto LautaroMartinez che, tra gli attaccanti in campo, mi sembra il più completo e il più forte".
Su Lautaro Martinez:
"Il Toro è davvero bravo: è cresciuto tanto e secondo me ha margini per migliorare ulteriormente. E poi nello stadio intitolato al suo connazionale Maradona, volete che non abbia motivazioni speciali?".
Su Insigne:
"Inzaghi dovrà stare attento a lui perché salta l'uomo, crea la superiorità numerica, ma soprattutto calcia bene in porta. Con Insigne e Politano, Spalletti può allargare la linea a tre avversaria".
Sullo scontro decisivo a centrocampo:
"L'Inter con Barella, Brozovic e Calhanoglu ha tre elementi in grado di dare qualità, azionare gli attaccanti o arrivare alla conclusione".
Su Spalletti:
"Spalletti è un signor allenatore, un tecnico intelligente, bravo e serio. Non ha mica bisogno dei miei consigli. E chi pensa che sarà più teso del solito perché vuole vendicarsi dell'esonero dell'Inter, si sbaglia. Quell'esperienza per lui è finita e comunque il suo contributo a riportare la società in alto l'ha dato centrando due qualificazioni di fila alla Champions. Adesso vuole riportare ai fasti del passato il Napoli".
Su Inzaghi:
"Inzaghi è arrivato e ha perso Hakimi, Lukaku ed Eriksen, ma ha comunque costruito una bella squadra. Gioca anche meglio dell'Inter di Conte, però lo scudetto non lo ha ancora vinto, mentre Antonio sì. Gli auguro di farcela".
Sul percorso dell'Inter in caso di vittoria:
"Contro la miglior difesa della A si vedrà davvero quanto vale questa Inter. Anti, tra Napoli e Liverpool capiremo molte cose".
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