(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)(Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

rassegna

GdS – Napoli, manca un trascinatore: uno come Ibrahimovic, Lukaku o Ronaldo

Domenico D'Ausilio

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il momento non positivo del Napoli dopo le sconfitte con Inter e Lazio e racconta della fatica degli azzurri negli scontri diretti a causa della mancanza di un trascinatore. L’assenza...

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il momento non positivo del Napoli dopo le sconfitte con Inter e Lazio e racconta della fatica degli azzurri negli scontri diretti a causa della mancanza di un trascinatore. L’assenza di Osimhen si protrarrà ancora per diverse settimane, come quella di Mertens. Entrambi i centravanti sono infortunati e nel loro ruolo sta giocando Petagna, attaccante fisico, che combatte tanto, ma conclude poco.

L'analisi della Gazzetta sul momento non positivo del Napoli

In attesa del recupero di Osimhen, potrebbe rendersi necessario il ritorno al 4-3-3, un modulo che assicura una maggiore copertura sia a centrocampo che nella fase difensiva. La questione tattica è un argomento, sicuramente. Ma l’aspetto che maggiormente preoccupa è quello caratteriale. Contro la Lazio, il Napoli è stato in partita per una decina di minuti, subito dopo il gol di Immobile. Dopodiché è rimasto in balia dell’avversario che ha trovato anche il raddoppio di Luis Alberto per un errore in uscita di Mario Rui. La squadra è parsa molle, come sottolineato dal secondo di Rino Gattuso, Luigi Riccio, e per questo poco determinata. C’è qualcosa, dunque, che non quadra. E non è soltanto una questione tecnica, perché finora è sempre stato detto che l’organico del Napoli avrebbe potuto competere con Inter, Juve, Milan e Atalanta. Il punto è che a questa squadra manca un leader, un giocatore che sappia strigliare i compagni in campo e imporsi nel gruppo. Manca un Ibrahimovic, per intenderci, un Lukaku o un Ronaldo, gente che sa essere decisiva. Osimhen è troppo giovane ed ha bisogno di crescere, così come né Insigne né Mertens hanno il carattere dominante in questa squadra.