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Una lunga notte a guardarsi negli occhi. E poi altre due ore dopo l'allenamento della domenica mattina. E a quel punto Rino Gattuso e la squadra si sono separati, consapevoli che quello che dovevano dirsi se lo erano detti. Basterà a dare una scossa? Il Mattino ha evidenziato nel dettaglio quanto è accaduto dopo Napoli-Fiorentina.
A mezzogiorno il ritiro è sciolto: la squadra si ritrova questa mattina e resterà a Castel Volturno questa notte, vigilia di Coppa Italia. Rino Gattuso si è messo ancora una volta al centro del Napoli: ha preso ogni cosa sulle sue spalle, si è fatto carico di tutto, anche di quello che non gli compete. Perché lui è fatto così. È un leader totale.
Gattuso è rimasto ancora una volta a parlare con la squadra che aveva chiesto, e ottenuto, di trascorrere la notte in ritiro: fino alle 4 nella hall nel quartiere generale sul litorale domizio a parlare con i giocatori, ad ascoltarli, a strigliarli. Una squadra che, dopo il 2-0 rimediato dalla Fiorentina, di andare a dormire non ne aveva alcuna voglia. E lui ha ripetuto quello che aveva già detto nello spogliatoio, dove la sua voce si era sentita ovunque nel ventre del San Paolo.
Un discorso duro, significativo, in cui la squadra veniva messa spalle al muro e che aveva spinto Lorenzo Insigne, ancora in accappatoio, dopo una fugace riunione con il resto dei compagni, a chiedere di passare la notte assieme. Ma non per dormire, perché dopo figuracce di questo tipo, nessuno aveva voglia di chiudere occhio.
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