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(Photo by Alex Grimm/Getty Images)
E niente, ai tedeschi non è proprio andata giù la decisione del Viminale di vietare la trasferta a Napoli ai sostenitori dell'Eintracht in occasione del match di mercoledì valido per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. "Ingerenza grave dello Stato italiano in una competizione sportiva". Un consigliere comunale tuona: "Escludete il Napoli dalla competizione!".
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "La decisione del Ministero dell’Interno, basata su motivazioni di ordine pubblico aggravate dai precedenti di Roma nel 2018 e soprattutto dalle aggressioni ai napoletani dell’andata in Germania, ha innescato una serie di reazioni a catena anche ufficiali. A cominciare dall’ad dell’Eintracht, Axel Hellmann: «Ingerenza grave e inaccettabile dello Stato italiano». E ancora: «Il Napoli dovrebbe essere escluso dalla Champions», la saetta del consigliere comunale di Francoforte, Maximilian Klöckner. Il fatto, però, è che il Napoli non c’entra assolutamente nulla: spettatore, mero spettatore della vicenda per altro danneggiato dalla mancata vendita dei 2.500 biglietti del settore Ospiti, non destinabili in seconda battuta ai propri sostenitori. I dirigenti dell’Eintracht, però, sono inferociti e hanno deciso di annullare tutti gli incontri ufficiali. Compreso il pranzo Uefa (...) Alla base della decisione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, preso di mira dai media di Francoforte anche perché napoletano ma senza considerare i provvedimenti contro gli stessi tifosi azzurri, certi precedenti firmati dagli ultras dell’Eintracht: le aggressione ai napoletani dell’andata (con 35 fermi) nonché quelle ai tifosi dell’Ajax, e la devastazione di Roma nel 2018 dopo la sfida di Europa League con la Lazio".
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