Che per il Napoli la partita di ieri sera contro la Cremonese potesse trasformarsi nell'incubo dell'eliminazione dalla Coppa Italia, quasi nessuno poteva prevederlo. Non dopo quel roboante 5-1 rifilato soltanto venerdì alla Juventus, non dopo l'euforia collettiva dei quotidiani, che dedicavano i propri titoloni ad una squadra bella, vincente, indomabile. A domarla, invece, c'ha pensato Ballardini, appena insidiatosi sulla panchina della Cremonese. Ironia della sorta: al Maradona si sono incontrate la prima e l'ultima della classe ma a passare l'esame è stata proprio lei. La prima dovrà ritentarci, l'anno prossimo.
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Napoli dall’altare alla polvere in 4 giorni. Troppi cambi, modulo inadatto
Napoli, che combini?
Fatto sta che il Napoli perde identità e si snatura, nelle vesti (la maglia di San Valentino insegna) e nella formazione (10 cambi). Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Non ci si può distrarre un attimo che tutto ciò che pareva scolpito sul marmo in realtà sembra tratteggiato sul bagnasciuga: e sarà il vento, la pioggia, o semplicemente una rivoluzione “rumorosa”, ma all’improvviso il Mondo sembra stia girando all’incontrario e il Napoli non è più il Napoli: finisce ai rigori con la Cremonese che fa festa (7-6), dopo un 2-2 pieno di cose insolite e Spalletti incredulo e disperato. La Coppa Italia non c’è più. Sarà dipeso dalle magliette biancorosse con bacio stampato come se si fosse dentro un whatsapp, oppure no, forse bastava leggere quel “messaggio” inviato da Spalletti al proprio macrocosmo cambiandone dieci (10) dopo il 5-1 alla Juventus: e ora, a voi. Il Napoli-2 è un’altra cosa, con la Roma giocherà la Cremonese, e a Spalletti va di traverso Ballardini, debuttante sulla panchina, ma pure un’idea di calcio ormai dimenticata: via il tridente e con Ndombele e Gaetano (ma anche gli altri), avanti di 4-2-3-1 soffocato, mandato giù ruminando, soffrendo, sbagliando, sprecando e ripensando che così tanti cambi alla fine ti modificano la natura, te la alterano, ti sottraggono qualcosa e forse parecchio, quasi tutto. E la Cremonese può essere fiera del proprio capolavoro, un regalo per Ballardini appena insediatosi, il tempo di due allenamenti ed è già spumante".
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