rassegna

Napoli camaleontico, ma Conte ha già i suoi titolarissimi: gli irrinunciabili del tecnico

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
La riflessione della Rosea

Il Napoli cambia pelle in corso del match, ma gli uomini di Conte - quelli, per intenderci, che partono dal 1' - sono sempre gli stessi. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"In sette partite ne sono successe di altre cose, il Maradona si è ritrovato Lukaku al centro del proprio attacco, ha già abbracciato solennemente McTominay che sembra essere uno di loro come se il Manchester United (il Manchester United, eh!) non fosse mai per lui esistito, ma il Napoli di Conte viaggia - con qualche probabile variabile in proiezione futura - verso la stessa Idea, un po’ camaleontica (difesa a 3, poi a 5, di partenza a 4) e comunque sono dettagli: ci fosse Meret, beh, si comincerebbe da lui e (con rispetto parlando) non da Caprile, però poi eccoli lì, non solo nell’immaginario collettivo ma nella distinta da consegnare all’arbitro: Di Lorenzo-Rrahmani-Buongiorno-Olivera; Anguissa-Lobotka-McTominay; Politano-Lukaku-Kvaratskhelia. Una filastrocca, un modello da interpretare, seguendo la natura delle partite e la loro evoluzione".