Il Napoli visto nel girone d'andata ha sorpreso tutti conquistando la vetta e ponendosi tra le favorite per lo scudetto ribaltando, quindi, i pronostici estivi. Ma nel girone di ritorno, come sottolinea l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, i numeri sono nettamente cambiati e Conte si è posto un obiettivo in vista della volata finale. A seguire un estratto dell'articolo.


rassegna
Il Napoli ha bisogno di ritrovare il suo punto di forza: l’obiettivo di Conte
Il calo del Napoli di Conte nel girone di ritorno
—"Per intenderci: nelle prime quindici, il Napoli ha collezionato 32 punti con 10 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte realizzando 21 gol (1,4 di media a partita) e incassandone 10 (0,66 di media), di cui 6 nelle due sfide perse per 3-0 con l’Hellas a Verona e l’Atalanta al Maradona. Totale cleen sheet: 9. Nelle successive quattordici, e dunque dalla sedicesima alla ventinovesima giornata, la squadra di Conte ha messo insieme 29 punti con 8 vittorie, 5 pareggi e una sola sconfitta (con il Como), segnando 24 gol (1,7 di media) e subendone 13 (0,93 di media). Totale: 4 clean sheet".
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La media gol subiti è nettamente aumentata
—"Paradossalmente? È migliorato l’attacco ed è peggiorata la difesa. La fase difensiva: nelle prime quindici, il Napoli ha viaggiato alla media di 0,66 gol subiti a partita, mentre nelle successive quattordici è salito a 0,93. Cioè quasi una rete a partita. Tra l’altro, è nettamente peggiorato il trend delle giornate concluse con la porta blindata: a Venezia, prima della sosta, lo 0-0 ha riproposto un clean sheet dopo un’attesa lunga otto gare. E ciò significa che nel girone di ritorno il Napoli è riuscito a non subire soltanto due volte in dieci giornate: all’andata, prendendo come riferimento le prime dieci, i clean sheet erano stati sette. Più della metà dei tredici complessivi. L’analisi, insomma, certifica innanzitutto il principio di fondo che è sempre l’equilibrio a fare la differenza. E poi che il vero punto di forza del Napoli di Conte è stato la difesa. La tenuta difensiva a fronte di un attacco meno esplosivo di altre per caratteristiche innate, e dunque per propensione realizzativa dei singoli elementi della rosa".
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