I personaggi famosi tifosi azzurri hanno espresso il loro parere sul tecnico
Il Napoli sta per iniziare la sua nuova era che vedrà Antonio Conte alla guida. Uno dei tecnici con maggior rilevanza a livello internazionale e nazionale. Il migliore in circolazione per tanti e i tifosi azzurri sono ormai impazziti. Non vedono l'ora che ci sia l'annuncio ufficiale poiché vedono in lui l'uomo giusto per ripartire dopo una stagione fallimentare. Anche la tribuna vip azzurra è concorde con questa idea. L'edizione odierna de La Repubblica ha raccolto le impressioni di alcuni di loro. In particolare Caterina Balivo, conduttrice di Rai 1; Maurizio De Giovanni, noto scrittore e Franco Porzio, campione olimpionico di pallanuoto. A seguire un estratto dell'articolo.
La tribuna vip del Napoli è convinta: "Conte è l'uomo giusto per ripartire"
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"Stavolta la tribuna vip è compatta: Antonio Conte è l’uomo giusto per rilanciare il Napoli. «Con lui potremo continuare a sognare», dice la conduttrice televisiva Caterina Balivo che non ha an- cora smaltito la delusione per la stagione appena conclusa: «Speriamo sia la volta buona, perché un campionato così brutto, ma così brutto, non lo meritiamo e non lo meritano neanche i calciatori del Napoli. Abbiamo perso l’entusiasmo, lo scudetto dello scorso anno sembra un sogno. Per fortuna ci sono i Quartieri Spagnoli che mi ricordano che è stato vero, bellissimo. E adesso possiamo ripartire...». Un uomo di sport come Franco Porzio, campione olimpionico di pallanuoto, vede nel tecnico salentino «un uomo di carisma, un leader, un vincente. Sarà importante, se confermato, anche l’ingresso di Gabriele Oriali nello staff. Sono scelte che fanno immaginare un passo indietro del presidente De Laurentiis ed è giusto che lasci lavorare serenamente l’allenatore e la squadra». Per lo scrittore Maurizio de Giovanni, Conte «possiede tutte le caratteristiche per ricompattare lo spogliatoio e ristabilire quella leadership che era andata perduta con l’addio di Luciano Spalletti. Pur non essendo mai stato un fan di questo allenatore, perché non ha mai espresso un particolare bel gioco e poi lo associo alla Juventus — aggiunge l’autore de “I Bastardi di Pizzofalcone” e de “Il commissario Ricciardi” — devo dare atto alla società, che abbiamo giustamente criticato in questi mesi, di aver messo a segno un grandissimo colpo, anche con Oriali e Giovanni Manna, un dirigente giovane, dinamico e ambizioso».