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rassegna

Napoli con poca brillantezza e qualche affanno: ma mancano 11 punti al tricolore

Il sogno è sempre più vicino, nonostante la frenata d'aprile degli azzurri: l'eliminazione dalla Champions sarà risorsa per la squadra di Spalletti

Il Napoli ha pagato dazio alla stanchezza, soprattutto mentale, che si sta affacciando in questo scampolo di stagione: poi, qualche infortunio di troppo, che ha costretto ai box giocatori fondamentali alla causa azzurra. Ma l'eliminazione dalla Champions permetterà ai giocatori di tornare a concentrarsi esclusivamente sul campionato: mancano 11 punti in 8 gare.

Napoli, la volata scudetto inizia ora

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Ne parla Libero, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Ecco, il Napoli non si è gestito. È semplicemente arrivato stanco ad un appuntamento con la sua criptonite, il Milan, che riesce a inibire il gioco di Spalletti (...) L’emblema della fiacchezza sono i venti minuti finali del Maradona, quando è subentrata una sorta di freno invisibile all’assalto finale. È una fatica prima di tutto mentale, quella del Napoli. Lo dimostra il gioco che è sempre lo stesso ma meno condito da giocate e pensieri brillanti, lucidi, freschi. Poi è anche fisica, come dimostrano gli infortuni piovuti tutti nello stesso periodo dopo mesi in cui erano tutti al massimo della forma (...) La Lazio è lontana 14 punti e sono 8 le partite ancora da giocare, quindi alla capolista bastano 11 punti per avere la certezza matematica. Tre vittorie e due pareggi (o quattro vittorie, per arrotondare) da conquistare contro Juventus, Salernitana, Udinese, Fiorentina, Monza, Inter, Bologna, Sampdoria (...) L’uscita dalla Champions per certi verso lo allarga ulteriormente. Difficile abbatta i giocatori stanchi, semmai toglie loro un ingombro e mette le cose in ordine nella loro testa. Se il campionato (magari anche inconsapevolmente) era passato in secondo piano, ora tornerà a essere la priorità perché è l’unica competizione rimasta da giocare. Certo, bisogna percorrere l’ultimo chilometro correndo e non camminando perché i gufi, ora, si divertono a soffiare contro. Il modo più semplice per evitare psicodrammi è riattivare Kvaratskhelia-Osimhen, la coppia autosufficiente in grado di offrire i gol che prescindono dal gioco, quelli di cui la squadra ha bisogno in questo momento di lieve flessione – non a caso sono solo 3 le reti segnate nelle ultime 5 partite, di cui una è un autogol e una di Di Lorenzo, il terzino. Si parte dalla trasferta in casa della Juventus (domenica sera): dove il Napoli si illuse di vincere uno scudetto (poi “perso in albergo”), ora può cominciare la discesa che porta a vincerlo davvero