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rassegna

Napoli-Bologna, CorSport incorona tre azzurri, male Meret e Raspa

Emanuela Castelli

Qualche insufficienza per gli azzurri in campo ieri contro i rossoblù

In una serata complicata, il Napoli riesce a portare a casa i tre punti contro un Bologna che non conosce arrendevolezza

Napoli 3 Bologna 2, così recita il tabellone al triplice fischio. Tanta fatica, almeno quante le occasioni create e non concretizzate

Le pagelle del Corriere dello Sport premiano kim, Osimhen e Kvaratskhelia. Un po' in affanno Lobotka: è sorprendentemente umano anche lui. Male Meret: due errori che avrebbero potuto costare i tre punti. Di seguito le valutazioni dei calciatori azzurri:

Spalletti (all.) 7 Una decina di palle gol, incluse due traverse, per mezz’ora il suo calcio, poi poggiato sui nervi. Lo spettacolo continua.

Meret 5 Due errori tecnici (si direbbero papere): uno è fatale, l’altro - l’uscita a vuoto nel finale - diventa ininfluente. Baci pure Osimhen sulla guancia, con affetto.

Di Lorenzo 6,5 Ha briciole di corresponsabilità sul vantaggio del Bologna, semplicemente perché si impianta. Ma attacca sempre.

Kim 7 I muri, da oggi si chiameranno Kim: il Bologna, quasi tutto, gli rimbalza addosso. E lui, niente, mai un cenno di tradimento. 

Juan Jesus 6,5 La pennica sul vantaggio, lasciandosi Cambiaso alle spalle, è tutta sua, che si fa trascinare nel gorgo del palleggio altrui. Ha orgoglio e va a rimediare, subito.

Mario Rui 6 Scheggia la traversa su una percussione a cui ha abituato. Sa come allargare il campo e lo fa, sistematicamente, ma finché ha freschezza.

Olivera (31’ st) 6 Serve per darsi energia e ne offre.

Ndombele 6 La partenza è incoraggiante ma dura poco, un tempo, forse meno, e comunque rispetto ad Anguissa - ma si sapeva - non ha l’ampiezza. Però va dentro, eh.

Elmas (26’ st) 5,5 Entra portandosi appresso distrazioni che gli appartengono.

Lobotka 6 Vive in una bolla ma non ne approfitta, perché gli uomini a volte hanno bisogno anche di una normalità che pareva non gli appartenesse. Ma la standing ovation è investitura.

Demme (37’ st) sv Quel che serve: ordine.

Zielinski 6,5 Sta un po’ sulle sue, soffrendo la presenza di Ferguson che sta lì proprio per quello, per contenerlo o almeno ridimensionarlo. La traversa e una giocata pazzesca addobbano, eccome.

Politano 5,5 Ha verve ma meno spazi rispetto a serate nelle quali non ci sono chiusure, né raddoppi. Stavolta Cambiaso ha la gamba che va.

Lozano (1’ st) 6,5 Ristappa la partita, la riempie di slanci (e pure di scelte sbagliate). Ma diventa un fattore a velocità incontrollabile.

Raspadori 5,5Un bel sinistro, fuori di un’unghia, una presenza intelligente ma eccessivamente «bassa» perché possa farla avvertire.

Osimhen (1’ st) 7 L’assatanato del gol è anche una pantera: segna come un centravanti antico e moderno assieme, dà quel che serve, e non è mica poco.

Kvaratskhelia 7  Non sai mai quello che gli giri per la testa: una finta, un’altra, converge, no, scarica, poi riattacca. Finisce per compiacersi tanto, anche troppo, ma l’assist del 3-2 è del repertorio. Pure quando è stanco è fuori controllo.