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Esordio lacrime e sangue, difesa fragile ma non solo: preoccupa un dato sull’attacco

Esordio lacrime e sangue, difesa fragile ma non solo: preoccupa un dato sull’attacco - immagine 1
Pone inquietanti interrogativi la debacle del Napoli verificatasi ieri pomeriggio al Bentegodi di Verona. La sconfitta per 3-0 contro la formazione allenata da Paolo Zanetti alimenta maggiormente le perplessità già emerse dopo lo 0-0 in Coppa...
Bruno Stampa

Pone inquietanti interrogativi la debacle del Napoli verificatasi ieri pomeriggio al Bentegodi di Verona. La sconfitta per 3-0 contro la formazione allenata da Paolo Zanetti alimenta maggiormente le perplessità già emerse dopo lo 0-0 in Coppa Italia contro il Modena, aggiustato solo dal passaggio del turno conquistato ai rigori. Le criticità riguardano praticamente tutti i reparti, da una difesa estremamente vulnerabile, passando per il tandem di centrocampo Anguissa-Lobotka apparso decisamente appannato e arrivando naturalmente al reparto offensivo che, succube della questione Osimhen, non è riuscito a trovare la via del gol neanche una volta nei primi 180 minuti stagionali. Ne parla il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna.

0 gol e 0 tiri in porta, il focus del Cds

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"Fa cilecca un reparto, inteso come uomini-gol. C’è un debutto da lacrime e sangue, il piatto piange se nella prima versione in campionato Simeone, Raspadori e Cheddira non vedono mai la porta. Nessun tiro verso Montipò dall’attacco del Napoli. Gli azzurri hanno dato il benvenuto – si fa per dire – alla nuova stagione, senza segnare nemmeno un gol. Un avversario di B come il Modena in Coppa Italia, e adesso questo crollo verticale di Verona. Il fatto è che Raspadori si sente un attaccante puro, ma nella ripresa non lo dimostra proprio. Aveva segnato lui nelle ultime due vittorie del Napoli peraltro, contro Juventus e Monza.C’è uno stato involutivo che preoccupa, zero gol nei primi due passaggi stagionali evidenziano le difficoltà di principio. Simeone spreca l’opportunità da titolare e chissà se gliene capiteranno ancora. Cheddira ha con sé pochi minuti, non incide e certi numeri inglobano anche lui".