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Conte l'aveva detto, il Napoli aveva bisogno di creare di più e così - dall'Inter in poi - ha varato il tridente bis. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Dall’Inter in poi, la strategia è cambiata: dal 4-2-2-2 al 4-3-3, con McT più basso sulla linea mediana e Politano e Kvara molto larghi a destra e a sinistra, così da isolare gli uno contro uno con i terzini, creando spazi dentro il campo per le discese di Olivera e Di Lorenzo. Con l’Inter, però, Politano è stato più che altro impegnato nella marcatura di Bastoni, praticamente a uomo, mentre lo sfruttamento dell’ampiezza è stato chiarissimo - e decisivo - sia con la Roma sia con il Toro. E così oltre al tridente puro, quello offensivo, Conte ha disegnato un tridente-bis di supporto con Di Lorenzo e Olivera sulle fasce e Anguissa, libero di svariare, a completare il quadro nell’alimentazione e nel sostegno dello sviluppo offensivo. Non è un caso che a Torino siano stati ancora i tre giocatori con più ingressi nella trequarti avversaria. E non lo è anche che il capitano abbia ispirato Lukaku contro la Roma. E nemmeno che domenica Olivera sia entrato in quasi tutti i momenti salienti: ha dato con Anguissa - per l’occasione a sinistra - il via all’azione del gol; e nel secondo tempo ha sfiorato lui stesso il bis di testa su cross di Politano e poi ha lanciato i contropiede finali di Simeone (miracolo di Milinkovic) e Neres (gol in fuorigioco). I due tridenti più le invasioni di McT per invertire la tendenza realizzativa, a caccia di una concretezza all’altezza della produzione. Il Napoli non è soltanto un collezionista di clean sheet".
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