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(Photo by Getty Images)
E' il momento più difficile dell'esperienza di Carlo Ancelottial Napoli. La mancanza di risultati positivi in campionato e il conseguente settimo posto, hanno portato tanti tifosi del Napoli a metterne in discussione le qualità, nonostante l'enorme bacheca di trofei che l'allenatore di Reggiolo può vantare. L'edizione odierna di Repubblica ha analizzato il momento dell'ex tecnico di Milan, Bayern Monaco e Real Madrid, tra le altre, sottolineando l'importanza delle prossime partite.
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"O la va, o la spacca. Carlo Ancelotti ha capito che c'è in gioco anche una fetta della sua enorme credibilità personale, legata in questo delicatissimo periodo a doppio filo alla crisi (di risultati e di gioco) che sta attanagliando il Napoli".
Il Napoli è settimo a cinque punti dalla zona Champions League, il Milan è dodicesimo con 13 punti e con solo 4 punti in più della zona retrocessione. Le aspettative erano ben diverse con gli azzurri partiti tra le rivali più accreditate, insieme all’Inter, per poter provare ad impensierire la Juve nella lotta scudetto. Con i rossoneri inseriti tra i protagonisti per la lotta Champions. E invece dopo 12 giornate tutte e due sono in ritardo in classifica e hanno conquistato soltanto tre punti nelle ultime quattro giornate. Un cammino decisamente a rilento. Ancelotti come modulo base si è affidato al 4-4-2, applicato sempre in fase difensiva con variazioni in fase di attacco. Il tecnico ora è intenzionato a schierare un centrocampista in più al posto di un esterno e così gli attaccanti non saranno più 4 in contemporanea come contro il Genoa (Callejon, Insigne, Mertens e Lozano). Saranno soltanto tre con lo sviluppo del gioco in fase offensiva che dovrebbe svilupparsi nuovamente con il 4-3-3.
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