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La questione delle multe è ben chiara: i calciatori non vogliono pagarle. Come riportato dall'edizione odierna de Il Mattino, il tutto si protrarrà fino a febbraio.
L’unica cosa certa è che nessun calciatore intende pagare la multa. Tutti, infatti, in queste ore, hanno dato mandato ai propri legali di andare all’arbitrato. I calciatori spingono per la nomina di un unico arbitro nella lite con il patron e nella definizione dei lodi, ma i rispettivi staff spingono per seguire strade differenti. Dal momento in cui ogni calciatore ha ricevuto la raccomandata (quasi tutti la mattina del 27 novembre, quando erano a Liverpool) c’è tempo dieci giorni per presentare la propria istanza, con indicazione dell’arbitro e la memoria difensiva che conterrà le contestazioni, le eccezioni e le osservazioni che ogni calciatore ritiene opportune per la propria difesa in questa vertenza. Dunque, il tempo a disposizione dei calciatori scade il 7 dicembre. Nelle stesse ore in cui il Napoli giocherà a Udine.
Prima di fine febbraio non potrà essere programmata alcuna udienza del collegio arbitrale. Perché, a partire dal 7 dicembre, devono trascorrere altri 15 giorni (22 dicembre) per la costituzione del Collegio (normalmente formato da tre arbitri, i due scelti da ciascuna delle parti e il terzo nominato da una persona al di sopra delle parti, quale, per esempio, il presidente di un Tribunale) e da quel momento entro 60 giorni verrà definita la data della prima udienza. E fino ad allora ci sarà ancora margine per conciliare le vertenze ed intraprendere, così un percorso diverso.
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