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Il rigore su Kvaratskhelia c'era, contrariamente a quanto visto da Feliciani, direttore di gara di Napoli-Como. Un errore importante in una partita decisamente poco impegnativa dal punto di vista della gestione disciplinare, con appena 11 falli fischiati.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Tutto regolare sul vantaggio azzurro, che arriva dopo nemmeno un minuto, così come nel pari. Gioco interrotto poche volte, alla fine sono appena undici i falli fischiati. Però c’è il rigore – ineccepibile – di inizio secondo tempo dal quale parte la sequenza di episodi. L’arbitro abruzzese deve prendere la decisione più importante in principio di ripresa, quando Sergi Roberto per rimediare a un proprio errore stende nettamente Olivera nell’area comasca. Un provvedimento che porta Feliciani a essere, finora, l’arbitro dalla maggior concessione di rigori – tre su tre in stagione – dentro l’attuale serie A. Da Genoa-Inter passando per Roma-Udinese e ora la decisione pro-Napoli. Buongiorno e Strefezza non se le mandano a dire: ammoniti entrambi a mezzora dalla fine. L’errore di Feliciani avviene quando non punisce con il rigore la spinta di Dossena a Kvaratskhelia: nemmeno il Var (c’è Pezzuto) interviene, mentre Antonio Conte dalla panchina aumenta i decibel nelle proteste e prende il giallo. Scontro di gioco tra Buongiorno e Kempf, da un calcio d’angolo del Como: l’impatto è del tutto fortuito. Nessun dubbio sul 3-1 realizzato da Neres, servito al centimetro da Lukaku: c’è Sergi Roberto a tenere in gioco l’attaccante brasiliano".
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