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Coronavirus Tarro (Photo by Marco Di Lauro/Getty Images)
Continua il dilagare dei contagi da Coronavirus anche nel mondo del calcio. Una situazione analizzata anche da Vincenzo Montesarchio, Direttore U.O.C. Oncologia Azienda Ospedaliera dei Colli. Questi si è soffermato sulla pandemia che sta tenendo in ginocchio il mondo. Di seguito le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
“Dal Napoli, ieri, ci si aspettava qualcosina in più, ma vedo difficoltà di concentrazioni. Purtroppo su questo Gattuso deve lavorarci. La risalita dei contagi? Ci siamo messi in tasca il successo del lockdown e questo ha fatto abbassare la guardia. L’indice, adesso, è molto alto. Tutti speriamo nel vaccino, anche se questo ci coprisse per un solo anno. Quello su cui devono ragionare i cittadini, invece, è alzare l’attenzione. Negare che questo virus sia un problema reale è sbagliato. Cerchiamo di abbassare l’indice, abbassando di pari passo i contatti. Stiamo pagando lo scotto dell’estate, dove c’è stata un’apertura di cancelli, per carità comprensibile, ma fino ad un certo punto. Sono d’accordo che sia brutto veder chiudere tutto nuovamente, quindi una nuova chiusura potrebbe seguire criteri diversi e ben definiti.
Meglio lavorare al 30-40%, anziché al 100% e poi chiudere. A marzo e aprile, avevamo terapie intensive piene e la gente moriva. Adesso, invece, i numeri sono inferiori e quando qualche caso riappare, sappiamo già come agire. I posti in terapia intensiva ci sono, ma è chiaro che va posto un limite ai contagi, altrimenti diverrebbe tutto vano. Il protocollo vigente in Serie A? I tamponi rapidi daranno una fotografia dello stato di salute dei calciatori, prima di scendere in campo”
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