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Moggi: “Chi si è ritirato dalla Superlega è un pusillanime”

Giovanni Ibello

“Chi si è ritirato dalla Superlega è un pusillanime. Biasimo di più chi ha deciso il dietrofront rispetto a chi ha denunciato la necessità di rifondare il calcio”. L’ha detto oggi ai microfoni di Radio Crc, nel corso di...

"Chi si è ritirato dalla Superlega è un pusillanime. Biasimo di più chi ha deciso il dietrofront rispetto a chi ha denunciato la necessità di rifondare il calcio". L'ha detto oggi ai microfoni di Radio Crc, nel corso di 'Arena Maradona', l'ex dg della Juventus Luciano Moggi. "Il calcio deve prevedere aiuti per le grandi e per le piccole - ha detto Moggi a Radio Crc - i vertici del calcio devono sedersi a un tavolo e non accettare di organizzare un Mondiale in Qatar. Non si è mai visto che la Coppa del Mondo si giocasse a novembre".

Superlega, Moggi la pensa così

Frecciate ad allenatori e calciatori che hanno criticato la Superlega e anche ai tifosi. "Qualcuno che si è indignato - ha detto Moggi - in passato ha chiesto contratti onerosi con la possibilità di non pagare le tasse. I tifosi del Chelsea sono scesi in piazza per protestare contro la Superlega. Lo faranno pure quando il Chelsea non vincerà più, perché non avrà la possibilità di acquistare i migliori per primeggiare. Chi si è ritirato dalla Superlega è un pusillanime. Non si rompono gli accordi presi dopo poche ore.

Adesso si è messo alla luce il problema economico. Uefa e Fifa devono fare qualcosa, adesso non si può tornare indietro". Moggi ha anche avuto modo di commentare il campionato italiano in corso. "L'Inter ha già vinto lo scudetto - ha detto Moggi a Radio Crc - Milan e Atalanta sono favorite per un posto in Champions. Il quarto posto sarà una lotta tra Juventus, Napoli e Lazio". A proposito di Juventus, secondo Moggi "La dirigenza bianconera farebbe bene a continuare con Pirlo. Quando si inizia un progetto, bisogna continuarlo.

Non è successo con Sarri, nonostante la vittoria dello scudetto, perché Sarri non aveva la caratteristiche per lavorare nella Juve. Ha vinto anche perché poteva contare su un bomber da 30 gol a stagione". Il riferimento è a Cristiano Rolando, i cui giudizi sono sospesi perché "bisogna capire se il rendimento dei compagni è migliorato o no. Comunque sia, la Juve deve rivoluzionare il centrocampo. Ecco perché dico ai tifosi bianconeri di non lamentarsi per non aver vinto quest'anno. L'hanno fatto negli ultimi nove anni, per tornare a farlo hanno bisogno di tempo". Per quanto riguarda il Napoli, invece, "De Laurentiis dovrebbe confermare Gattuso che ha riportato gli azzurri a lottare per la Champions. Su di lui critiche ingiuste, prima di prenderlo bisognava studiare meglio la rosa da mettergli a disposizione. Nonostante tutto, deve restare, perché a Napoli ha lavorato bene".