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Milik stava attraversando un grandissimo momento ricco di gol e prestazione soddisfacenti. Adesso deve vedersela con l'infortunio: nessun problema, il polacco ormai ha un background di tutto rispetto e non si lascia abbattere facilmente.
La riabilitazione è in atto: Milik è alle prese col primo ciclo di terapie cominciato in patria, successivamente sarà sottoposto a ulteriori accertamenti per valutare lo stato dell'infiammazione. Come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, la tendinite al pube va monitorata: occorre pazienza, inevitabilmente cautela, servirà aggiornarsi quotidianamente. Milik potrà farlo direttamente con lo staff medico azzurro, un vantaggio enorme rispetto all'iniziale distanza dettata dalla convocazione. L'attaccante è rimasto pochissimo in ritiro. La scelta di lasciarlo partire è stato il trionfo del buon senso. Decisiva la volontà di non correre rischi.
Il calendario è fitto, c'è il Milan dopo la sosta (23) e il Liverpool il 27 novembre, eppure è ancora presto, oggi, per individuare con certezza la data del suo rientro in campo. Saranno decisive le sue risposte ai successivi accertamenti. Come reagirà. Occorre ancora un po' di pazienza, ne ha di scorta Milik, abituato a convivere con problemi fisici che, da quando è a Napoli, lo hanno condizionato, frenandone diverse ambizioni. Infortuni al crociato a parte, che avevano macchiato le sue prime due stagioni italiane, il sorridente Arek era già stato costretto, quest'anno, a saltare le prime quattro partite. L'esordio il 22 settembre a Lecce, dopo il digiuno da gol - di oltre sei mesi - il ritorno alla felicità (si è sbloccato col Verona il 19 ottobre, doppietta) e ora un nuovo stop. In attesa di tornare a sorridere.
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