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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 18: Giovanni Simeone of Napoli celebrates after scoring the first goal of Napoli during the Serie A match between AC MIlan and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on September 18, 2022 in Milan, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Il Napoli vince di forza e concentrazione in casa del Milan campione in carica. L'analisi dell'edizione odierna de Il Corriere dello Sport
Gli azzurri subiscono l'avvio ultra-offensivo del Milan, resistono, tengono botta, non si disuniscono e uno straordinario Meret salva il risultato per ben due volte nel corso dei primi 45' di gioco. Poi Di Lorenzo e compagni escono fuori, e la partita diventa amabile, godibile, ricca di azioni da una parte e dall'altra. A portarla a casa, mister Luciano Spalletti. Oggi sulle colonne del CdS ad analizzare la partita è Antonio Giordano, che così esordisce: "Si scrive scudetto, però non si dice: però come spiegarglielo a quei cinquemila che cantano alla luna e, persi nella felicità più composta, pensano che la notte sia fatta per sognare. Si riscrive scudetto e si può forse appena-appena sussurrare che - chissà, lo diranno gli dei - il 2-1 del Napoli a San Siro, contro il Milan campione d’Italia, è la fotografia di una vita nuova, d’una dimensione inedita". Ambizioni da scudetto oramai dichiarate? No, non si dice, non si dichiara, ma i ragazzi portano a casa una partita tosta, complicata, e sembrano vestire abiti nuovi, mai indossati prima. "Il Napoli vince una partita che il Milan non merita di perdere, ma la conquista con una autorevolezza e un senso del sacrificio che l’aiuta a proiettarsi in un orizzonte scintillante, sapendo di avere un (grande) portiere ch’è uscito dal mercato con le ossa ammaccate e il talento intatto ma di potersi anche gustare le certezze di Mario Rui e di Lobotka, le finte un po' “scugnizze” e assai “assassine” di Kvaratskhelia e un Simeone che se ne sta disteso ancora a dondolare nelle tenebre dopo aver messo la ceralacca sulla sfida".
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