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Mertens, Koulibaly (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport riflette sul coinvolgimento più distaccato nei confronti della città da parte dei calciatori attuali del Napoli rispetto a chi c'era prima.
Questa nuova generazione di professionisti vive in maniera diversa, più ritirata. Per assurdo ha meno contaminazione con la città. Non che questo debba avere per forza una accezione negativa. Ma per certi versi i paragoni col passato, anche recente, fanno riflettere. Qui non si tratta di criticare chi ci stava prima, ma un capitano napoletano “sentiva” più di ogni altro la pressione ambientale. Così come altri campioni, come Mertens che ha chiamato il figlio Ciro, o a Koulibaly sempre “calato” nella socialità della città, alla fine rischiavano di restare coinvolti emotivamente da una città che trasmette tanta passione.
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