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rassegna

Meret, riscatto Bentegodi: contro il Verona ha lanciato un messaggio a tutti

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Lo scudetto sfoggiato dai calciatori del Napoli su ogni campo è anche merito del numero uno

Messaggio chiaro, inequivocabile, quello di Meret, che al Bentegodi sale in cattedra, o meglio si libra in volo e sbarra la porta a Bonazzoli (e non solo).

Meret, l'orgoglio dei numeri uno

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Pure se pioveva era colpa di Meret: perché il calcio a volte adagia dietro l’uscio luoghi comuni che non estirpi neanche sbattendo la porta in faccia ai pregiudizi. E così, a un certo punto, dovendo comunque individuare un capro espiatorio, l’ormai ex bambino è uscito dagli equivoci a modo suo, ha sistemato una di quelle parate che sono pure delle meravigliose fotografie, ha rimosso le tracce di sofferenza ed ha lasciato che Verona-Napoli restasse una specie di gita: 1-3, come se niente fosse accaduto in quella mezz’ora finale, in cui forse l’Union Berlino o magari pure il Milan o semplicemente il senso di appagamento s’erano intrufolati nel complesso meccanismo psicologico d’una squadra «nuova». E Meret Alex, professione numero 1, il vice di Donnarumma in Nazionale, 148 partite con il Napoli e uno scudetto che è pure suo, ha voluto semplicemente sottolineare che non passava lì per caso e che nell’angolino, sulla rasoiata di Bonazzoli, c’è arrivato come fanno i grandi ed ha conquistato pure la menzione speciale di Garcia. «Complimenti a lui, ha fatto una grande partita anche sullo 0-0»". 



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