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NAPLES, ITALY - DECEMBER 29: SSC Napoli player Scott Mctominay in action during the Serie A match between SSC Napoli and Venezia FC at Diego Armando Maradona Stadium on December 29, 2024 in Napoli, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Scott McTominay è uno degli innesti che hanno cambiato il Napoli in questa stagione. Il centrocampista scozzese si è dimostrato subito decisivo e intoccabile nelle gerarchie di Conte. Un abbaglio per il Manchester United come analizza questa mattina l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.
"Le bandiere, in teoria, non si toccano, e quando Scott McTominay è stato ceduto a Napoli, le reazioni a Old Trafford sono state british ma neanche tanto: una quindicina di anni con lo United, abbracciato praticamente da bambino, e quindi quel senso di fedeltà assoluta, totale, persino eterna, hanno aperto al dibattito ed alle polemiche, al- l’ironia(ovviamente)british di chi avrebbe fatto a meno dei 30 milioni e 500 mila euro del Napoli per non lasciar andar via uno di loro. McTominay, ovviamente, non poteva starsene a guardare: debutto a Cagliari, 16 minuti per prendere confidenza, poi una striscia di 14 partite da titolare, addobbando la sua nuova avventura con 3 gol: unghiata feroce al Como, quando era appena iniziata; tap in a San Siro, in casa dell’Inter, per mettere le cose in chiaro al campionato; rasoiata secca e decisiva con il Torino, dal peso specifico possente come i tre punti in classifica Con quel curriculum, con quella storia, con quelle mani e quei piedi, De Gea e McTominay sono inavvicinabili nelle gerarchie. Le hanno scolpite nel marmo e (chiaramente) nelle formazioni di Palladino e Conte, giocano sempre - il portiere, inattaccabile, il centrocampista più o meno, avendo dovuto rinunciare esclusivamente agli 8 minuti conclusivi della sfida con la Lazio - sono personaggi centrali, trascinanti, una spruzzata possente di charme e autorevolezza, l’arricchimento ulteriore a progetti che guardano lontano e danno pure un’occhiata alle proprie spalle o oltre Manica. E Fiorentina-Napoli, non c’è verso, sa parecchio di loro: of course, si dirà prima del fischio d’inizio. Dopo, chissà!"
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