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McTominay si è già preso il Napoli con personalità: dominante contro la Juve

Sara Ghezzi
Il centrocampista scozzese non ha risentito dell'emozione del debutto

L'arrivo di Scott McTominay al Napoli è stato accolto con grande entusiasmo perché dall'Inghilterra ne hanno sempre parlato benissimo di quel ragazzone scozzese. Ieri contro la Juventus ha disputato la sua prima partita da titolare dimostrando grande personalità e tecnica. Un gigante dell centrocampo, che come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, si è già preso la titolarità e la fiducia di Conte. A seguire un estratto dell'articolo.

McTominay si è già preso il Napoli con la sua personalità: dominante contro la Juve

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"E poi subito dentro, nello stadio dei rivali di sempre, nella partita delle partite per il popolo napoletano. Altri avrebbero avvertito un filo di emozione, ma lui, Scott McTominay, non ha battuto ciglio. Rilassato e sereno sin dal riscaldamento. Del resto, dopo essere cresciuto nel vivaio del Manchester United e aver indossato la maglia dei Red Devils per 255 volte in tutte le competizioni, non poteva certo essere un problema debuttare nel primo grande big match della stagione del suo Napoli. E l’impatto è stato subito di spessore: muscoli e centimetri al servizio della squadra. E inserimenti senza palla, sostegno a Lukaku sulle palle lunghe e sostanza nelle linee di passaggio in mediana, dove l’intesa con Lobotka e Anguissa è sembrata già piuttosto avanti

Il guerriero scozzese è già un idolo dei tifosi. Del resto, quello che ha fatto per venire a Napoli era tutt’altro che scontato. McTominay era in scadenza con lo United e con il club non c’erano margini per andare avanti. I tifosi hanno fatto pressione affinché rimanesse, lui però, come ha sentito della corte degli azzurri, ha fatto in modo di trasferirsi in Italia, per vivere la sua prima esperienza lontano dal Regno Unito. Ha voluto Napoli e Conte, rinunciando alla corte di altri club di Premier, forse anche per non “tradire” il rapporto che aveva con i vecchi tifosi. E in campo ha dato l’impressione di poter essere dominante: da mezzala con libertà di inserimento, Scott è stato il primo a impensierire a Di Gregorio e più volte è andato via di fisico in mezzo al campo.

Un guerriero carismatico, un cultore del lavoro. Un giocatore top che ha “costretto” Conte a rivedere le sue certezze".