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McTominay entra, 18'' e segna: non solo, entra, segna e fa suo il popolo napoletano. Di più, suggella con quest'ultimo un patto spontaneo d'amore, siglato da quel bacio sulla maglia, sul simbolo del Napoli, forse prematuro forse no, perché poi l'amore quando arriva è così, travolge tutto e tutti, cancella il tempo.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Il primo gol con la maglia del Napoli è stato un fulmine nel cielo già nuvoloso che aleggiava sulla testa del Palermo. Pochi secondi dal suo ingresso in campo, una trentina, ancor meno da quando il gioco è poi ripreso, più o meno 18. L’assist di Lukaku, che era stato suo compagno anche allo United, la corsa verso la bandierina e poi, dopo l'abbraccio dei compagni, quando meno te l’aspetti, il bacio sulla maglia, gesto che dalle parti di Fuorigrotta non si vedeva da un bel po’, dai tempi di Mertens e Insigne, due che al Napoli erano e sono visceralmente legati. Forse un gesto prematuro, forse no: travolto dall’amore di una piazza che l’ha accolto a braccia aperte, McTominay s’è sentito di fare così, nonostante una vita passata allo United, il club in cui è nato, cresciuto e in cui ha collezionato 281 presenze con la prima squadra. Un gesto apprezzato dalla tifoseria, che aveva soltanto intravisto le sue qualità al debutto da subentrato contro il Cagliari, le aveva apprezzate nella prima da titolare contro la Juventus, se n’è innamorata in pochi minuti contro il Palermo. Grazie al gol, certo, ma anche a quel bolide che s’è fermato sulla traversa, grazie alle giocate dominanti e alla voglia di spaccare il mondo che Scott ha messo in campo, da vero scozzese, incarnando al cento per cento lo spirito richiesto da Antonio Conte ai suoi giocatori. E anche per questo il tecnico ha insistito in estate per averlo".
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