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Colpo d'occhio al Maradona per la partita delicata tra Napoli e Verona, valida per il ventitreesimo turno del campionato di Serie A. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell'incontro, Mazzarri ha caricato l'ambiente con alcune dichiarazioni significative; il tecnico, inoltre, sembra propenso ad attuare una mini rivoluzione e cambiare nuovamente modulo per sorprendere gli avversari.
Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Eppure, racconta il recente passato, questa è una gara che è nelle sue corde - ventisei punti conquistati con chi sta nella parte destra della classifica - ed è comunque una giornata per provare a rimettersi con pace con se stesso: tornano Kvara e Cajuste, Simeone e il 4-3-3, non ci sarà Zielinski e neppure Demme (come ormai sottolineato da un po’) e però c’è un’aria avvolgente, la creano i quarantamila annunciati al Maradona che ancora sognano qualcosa, e l’obbligo di provare ad essere se stessi, inseguendo quei gol perduti: vince chi ne segna uno in più, il calcio almeno in questo non è ancora cambiato. «Occasioni ne abbiamo avuto in tante circostanze, ripenso spesso al Monza, ma cosa si può dire ad un allenatore se sbagli di fronte al portiere?». Perseverare sarebbe diabolico".
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