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Mazzarri, il Napoli la vince con i cambi: ma ad affondare il Verona è il genio di Kvara

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Montipò stregato dalla magia del georgiano
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

I cambi operati da Mazzarri durante il secondo tempo del match contro il Verona hanno permesso al Napoli di contare su forze fresche, che hanno cambiato la partita dopo 50' di apatia. Ma a rilanciare il Napoli è una perla di Kvara. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Lindstrom e Ngonge per Cajuste e Politano (e 4-2-3-1), però la somma delle sostituzioni emerge alla distanza, è benedizione (...) Il campo si è allungato per chiunque, Verona compreso, che non ha la panchina di Mazzarri (...)  Il Napoli invece abbonda di scelte, affronta i suoi vuoti di memoria, accetta che solo al 41' il pallido Simeone esca per Raspadori e guarda più o meno da vicino la zona Champions, arrampicandosi sul K2 al minuto 42, sulla folgorazione di quel fenomeno: Mazzocchi la ruba a Tavsan e la appoggia sul destro di KK con Magnani distratto. Il controllo è tenerissimo, la parabola è sontuosa, il messaggio a Napoli è scontato: siate felici, finché c’è Kvara c’è speranza". 


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