Torna la zona Mazzarri, ma non è ancora il suo Napoli: promosso con riserva

Walter Mazzarri è tornato a Napoli da ormai due mesi, ma ancora non riesce a dare la sua impronta ad una squadra in difficoltà. Il tecnico ci sta mettendo anima e corpo per trovare la chiave giusta per aiutare i suoi ragazzi ad uscire da questa situazione. Un lavoro da psicologo più che da tecnico, ma nonostante ciò sta provando a cambiare qualche aspetto tattico. Ieri contro la Salernitana ha ottenuto tre punti fondamentali grazie al gol di Rrahmani al 96' minuto in piena zona Mazzarri, quella che 10 anni fa faceva sognare i tifosi. Questa mattina è stato promosso con riserva, aspettando la vera svolta per lui e per la squadra.

Torna la zona Mazzarri, ma non è ancora il suo Napoli: promosso con riserva

La Gazzetta dello Sport: voto 6- Sufficienza molto generosa, la squadra dà l'impressione di fare autogestione. Allena il Napoli da due mesi, sembrano due settimane.

Il Corriere dello Sport: voto 6- Accenda un cero al santo protettore e intanto continui a studiare il Napoli, il suo non quello dell’anno scorso. C’è bisogno di altro per esorcizzare la crisi. 

Il Mattino: voto 6- Si rivede la zona Mazzarri. Come ai vecchi tempi, nel momento più difficile per se stesso e per la squadra. Si aggiudica il derby in rimonta e in sofferenza. Si gioca il tutto per tutto nella ripresa, cambiando più volte pelle alla squadra, dal 4-2-3-1 al 4-4-2 fino all'assalto all'arma bianca. La zona Mazzarri stavolta ha pagato, ma le lacune restano.

Tuttosport: voto 6,5- Tre punti ottenuti in “zona Mazzarri”. Nonostante le poche alternative, le prova tutte per vincere la partita e riesce a trasmettere la carica ai calciatori. Due grandi meriti per lui: la squadra è migliorata fisicamente e ha rilanciato due azzurri dimentica- ti come Zerbin e Damme.

CalcioNapoli1926.it: voto 6- Una vittoria in zona Mazzarri. Le opzioni sono poche e non ha grande scelta: resta solo il dubbio del mancato inserimento di Lindstrom. Per il resto c'è qualche piccolo miglioramento, soprattutto nel secondo tempo, in fase difensiva e sulla forma fisica: c'è ancora da lavorare sulle soluzioni offensive che alle volte sembrano un po' troppo prevedibili. In vista della Supercoppa, tappa fondamentale della stagione, c'è da fare qualche sforzo in più per risalire la china.

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