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rassegna

Lobotka, ritorno al centro del villaggio con Mazzarri: i compiti assegnati al regista

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il ritorno al 4-3-3 di spallettiana memoria favorirà lo slovacco, che tornerà a fare quel che più gli si addice

Lobotka tornerà - stavolta sì - al centro del villaggio e ci tornerà nel ruolo che gli appartiene per natura, cui Mazzarri non vuole rinunciare. Sarà il playmaker del Napoli, senza ri-adattamenti alla Garcia.

Lobotka, il regista di Mazzarri

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "La Slovacchia (...) l’ha messo al centro di se stesso: ed è arrivata agli Europei. Il Napoli ce lo aveva, sistemato lì da Spalletti dopo che per due anni se n’era stato tra panchine e tribune (e un po’ in infermeria) a chiedersi perché mai lo avessero comprato: ma ad un certo punto, senza chiedersi come o perché, pur lasciandolo in mezzo al campo, qualcuno aveva scelto di evitarlo. «Non conosco la Storia» disse il signor Rudi Garcia. Bocciato alla dodicesima. Ora Lobotka deve solo darsi una spolveratina sulle spalle, rivedere il suo calcio, palleggiare tanto in quel 4-3-3 che è un inedito per Mazzarri. Somiglierà a qualcosa che gli è caro, il modulo dello scudetto, tenterà di riprodurlo, e lui con Anguissa e con Zielinski, i compari della metà campo, dovrà ragionare o decorare, magari anche con l’aiuto di Rrahmani, al quale essendo venute meno le coperture, sono comparsi i capelli bianchi". 



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