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rassegna
Walter Mazzarri si è accomodato (si fa per dire) in panchina, ha studiato attentamente il Napoli, ha provato a capire da quando è tornato all'ombra del Vesuvio cosa fosse successo ai Campioni d'Italia, divenuti irriconoscibili in soli quattro mesi.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "È in famiglia che si curano le ferite dell’anima, e magari si lavano pure i panni sporchi, ma quando Walter Mazzarri ha rimesso piede (cit.) a casa sua, non pensava forse di riuscire a capire così in fretta cosa avessero quei giovanotti e quale malessere oscuro li avesse avvolti in una nuvola nera. In un’ora e mezza di sano buon senso, prendendo gli appunti del passato, con l’umiltà di chi non ha intenzione di ripetere la Storia ma di godersela, quel signore con le mani nel paltò e una calma che non gli è mai appartenuta ha almeno restituito al Napoli tracce di saggezza perduta: non c’è la Grande Bellezza, quella che Luciano Spalletti - in tribuna - ha spalmato in Italia e in Europa, e che non è replicabile, ma almeno è riemersa una consistenza caratteriale e una brillante normalità utile per rivedere la luce spentasi con Garcia".
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