Beppe Marotta non ci sta: le dichiarazioni di Conte lo hanno raggiunto e colpito, esattamente come voleva il tecnico azzurro. Era Marotta il vero destinatario della polemica Var, e la risposta non si è fatta attendere. Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
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Marotta non ci sta, il dirigente risponde a Conte e rilancia: il gesto mai fatto
"Il tecnico del Napoli ha raggiunto l’obiettivo principale: stanare il reale destinatario di quella performance (peraltro mai citato, nemmeno di striscio). Costringerlo a uscire allo scoperto. Parliamo, ovviamente, di Beppe Marotta che oggi incarna l’Inter. Ieri non si è sottratto ai microfoni. E lo ha fatto mostrando, per la prima volta da qualche anno a questa parte, un sottile fastidio, una minima eppure percettibile agitazione, ai confini del nervosismo (...) Marotta ha voluto far sentire il suo peso. Ha avvertito l’esigenza di deviare il fiume comunicativo aperto da Conte. Lo ha definito «persona intelligente e grande comunicatore che certamente avrà il suo obiettivo quando parla». In altri tempi, in altre situazioni, con altri interlocutori, Marotta avrebbe glissato con quel sorriso che da sempre si affaccia sul volto del potere. Se la sarebbe cavata con frasi del tipo «non entro mai nel merito delle decisioni arbitrali» (...) Ieri invece Marotta non solo ha parlato ma è entrato nel merito del rigore assegnato. Scavalcando a destra quel che Rocchi ha detto sia ufficialmente (attraverso il delegato Damato a Open Var) sia ufficiosamente con i retroscena fatti filtrare sulla stampa. Si va dal rigore leggero al “non era rigore”, al “nessuno si sarebbe strappato le vesti se l’arbitro fosse stato richiamato al video”. Marotta invece ha strambato. La sua versione è stata di altro tenore: «l’arbitro era ben vicino all’azione, quindi sicuramente il contatto fisico c’è stato, il piede è stato spostato e quindi secondo me era rigore». Un’analisi tecnica dell’episodio. Una novità assoluta per lui".
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