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Mario Rui, fu Spalletti a definirlo professore quando il vento gli tirava contro

Mario Rui olivera napoli union berlino
Il terzino sinistro è tornato in camp dopo l'infortunio mostrando quanto è importante la sua presenza nel sistema della squadra azzurro come sottolineò anche l'ex tecnico partenopeo
Sara Ghezzi

Mario Rui sabato pomeriggio è tornato in campo dopo l'infortunio mostrando subito perché nel sistema del Napoli non è un giocatore qualsiasi. Infatti, entrato da pochi minuti ha fornito ad Osimhen un assist al bacio che l'attaccante ha accolto con un colpo di testa perfetto. Eppure, il terzino in passato è stato al centro delle critiche, come ricorda l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport. Fu poi Spalletti, definendolo professore, ad accendere su di lui le luci dei tifosi. A seguire un estratto dell'articolo.

Mario Rui, fu Spalletti a definirlo professore quando il vento gli tirava contro

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"È andata più o meno così, e per un bel po’, perché su quella fascia, il venticello calunnioso dello stadio s’avvertiva: Mario Rui se ne è stato da solo, a lungo, a schivare le folate di diffidenza che arrivavano dall’alto, li sentiva i lamenti e li lasciava sfilare al suo fianco, poi un bel giorno è arrivato Spalletti ed ha preso il pregiudizio a due mani. «Se tentiamo di sistemare un uomo più strutturato in quel posto, poi perdiamo la qualità tecnica del professore. Perché Mario Rui è un professore». Come si sdogana un calciatore, avvolto in una nuvola di luoghi comuni, che sabato sera - e di nuovo - si sono dissolti: perché intanto la narrazione era cambiata, vero, e quella fettina di Napoli prevenuta aveva già avuto modo di ricredersi. Un anno fa, lo raccontano le statistiche che non mentono, 8 assist complessivi, che neanche un trequartista".


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